The step manifesto
Dopo aver definito il nuovo posizionamento di Diadora e la sua nuova visual identity siamo pronti per raccontare la sua versione dello sport a tutti gli italiani. L’obiettivo è chiaro: restituire lo sport a tutti e diventare il brand dello sport inclusivo. Ma sul nostro percorso c’è un ostacolo: siamo in piena pandemia. Non è possibile giocare insieme né allenarsi: è la prima volta in cui tutti, atleti e amatori, sono nella stessa situazione. Come possiamo aggirare l’ostacolo? Insieme.
La difficoltà diventa opportunità: il manifesto strategico di Diadora è solo il punto di partenza per un passo più importante, il primo manifesto sportivo che un brand e le persone possono scrivere insieme. Perché se lo sport è di tutti, tutti devono poterne scrivere le regole. Nasce così “The Step Manifesto”, fatto di 73 passi, uno per ogni anno di Diadora.
I primi passi sono domande.
Per mettere in discussione l’idea di sport bisogna sempre partire dalle domande. Così Milano si riempie di affissioni che invitano le persone a riflettere su cosa conta davvero nello sport: “E se giocare con gli amici fosse il goal più importante?” recita il nostro copy in Largo La Foppa. “Qual è il tuo modo di vivere lo sport?” chiede la maxi digital display nelle vetrine del negozio Nike di Gae Aulenti. Stiamo preparando il terreno al lancio di The Step Manifesto.
I primi passi per lasciare l’impronta
Dopo aver sparso le domande per una nuova idea di sport, Diadora lancia i primi otto punti del manifesto con una campagna video e di digital print. Gli altri 65 passi saranno gli sportivi di tutta Italia a scriverli su un’apposita landing page. Diadora sceglierà quelli più rappresentativi della sua visione, li includerà nel manifesto e premierà i vincitori con un paio di Diadora personalizzate con la propria frase. Così ogni step in campo sarà una vera e propria presa di posizione: “esiste un solo modo di vivere lo sport, il mio”.
I passi corrono veloci sul digital.
Da una campagna manifesto ad un’attivazione a un contest sul sito, supportato da un piano media fitto di formati e canali: Youtube, display, Google ads, social e anche radio. Per invitare gli sportivi a lasciare il loro segno anche mentre ascoltano la loro playlist preferita, infatti, abbiamo realizzato una campagna multi soggetto Spotify. Ma un messaggio così importante, doveva essere amplificato il più possibile. Per questo, abbiamo coinvolto anche la community di influencer Diadora come Vanessa Ferrari, Simone Nolasco sia da sportivi alternativi come Ghemon e Klaus.